“Bisogna coltivare il nostro giardino”

(Candide, Voltaire)

Questo blog nasce con l’intenzione di raccogliere testimonianze ed opinioni di tutti coloro che hanno potuto o dovuto toccare con mano la realtà del lavoro stagionale sulla costa romagnola. Lo scopo è quello di creare uno spazio in cui possano emergere le prime voci di denuncia ad un SISTEMA DI SFRUTTAMENTO, da considerare come un vero e proprio SCHIAVISMO ESTIVO che persiste indisturbato da decenni a questa parte.

Questa iniziativa è frutto della consapevolezza che i grandi cambiamenti, da sempre auspicati, possono prendere forma solo attraverso LA CONDIVISIONE delle stesse ingiustizie, L’UNIONE e LA SOLIDARIETA di fronte alla medesima condizione. Ancora più importante è la presa di coscienza, da parte di tutti, della situazione a dir poco critica che i lavoratori dipendenti del settore turismo si trovano a dover accettare, convinti del fatto che le retribuzioni siano dopotutto vantaggiose e dunque il gioco valga la candela. Proprio per sfatare questa concezione diffusa, il blog si propone di INFORMARE tutti i lavoratori appartenenti a qualsiasi categoria del settore sui loro REALI DIRITTI, affinché non venga più tollerato il modo in cui i potentati del turismo si arricchiscono, ignorando la dignità degli instancabili lavoratori i quali, per forza di cose, concepiscono il rispetto del contratto come un miraggio e si trovano a dover subire vessazioni quotidiane e ricatti.

Pertanto il blog vuole sensibilizzare oltre che gli addetti ai lavori, coloro che vivono la situazione dall’esterno e che con remissività si limitano a ritenerla qualcosa di assodato ed immutabile. Tutti sanno che laddove sono state intraprese delle battaglie con decisione, come nel caso dei bagnini di salvataggio, i risultati sono stati ampiamente soddisfacenti.

Invitiamo dunque tutti i naviganti ad usufruire del materiale informativo a disposizione ed a rilasciare il loro contributo descrivendo le esperienze vissute, esprimendo punti di vista ed elaborando proposte, proprio come tante piccole gocce che faranno traboccare il vaso.

giovedì 1 gennaio 2009

AI CANDIDATI SINDACI PER LA CITTA' DI RIMINI















CERCASI SINDACO CHE RISPONDA A QUESTE DOMANDE:
-LEI CREDE SI POSSA PARLARE ANCORA DI POCHE "MELE MARCE" PER INDICARE LE AZIENDE CHE VIOLANO I DIRITTI DEI LAVORATORI?-LEI E' INTERESSATO A RISOLVERE QUESTO PROBLEMA? SE SI, COME?


Gli Schiavinriviera sono tornati a far sentire la loro voce in occasione delle elezioni amministrative a Rimini. L'ormai famoso manifesto "CERCASI SCHIAVO" diventa "CERCASI SINDACO", tappezzando il comune di Rimini.
In particolare, il Comitato Schiavinriviera ed attraverso di esso i numerosi lavoratori stagionali che ogni estate affrontano le ingiuste condizioni lavorative di sempre, cerca un sindaco in grado di affrontare, finalmente e con serietà, la tematica dello sfruttamento stagionale.


I manifesti prendono le mosse da una dichiarazione del direttore del servizio ispettivo del dipartimento del lavoro di Rimini, tratta da L'Espresso dell'agosto 2010 (visibile nel post appena sotto), in merito alla questione Coppola, nella quale si legge "Il lavoro irregolare è un cancro diffuso. Il gruppo alberghiero dei Coppola ora è sotto esame, ma dietro di loro si nasconde un malcostume endemico, legato purtroppo anche ad un fattore culturale di questa zona. Il 70-80 per cento delle attività che controlliamo ha infatti delle irregolatà".


La presa di posizione di diversi gruppi di lavoratori e la crescita imponente delle vertenze sindacali rappresentano una cesura interessantissima. Ma non basta. Per questo Comitato chiede ai candidati sindaci quale sia la loro analisi delle condizioni di lavoro all'interno del distretto turistico romagnolo e quali soluzioni prospettano per l'eliminazione del "cancro diffuso."


Comitato Schiavinriviera

1 commento:

Anonimo ha detto...

bene