“Bisogna coltivare il nostro giardino”

(Candide, Voltaire)

Questo blog nasce con l’intenzione di raccogliere testimonianze ed opinioni di tutti coloro che hanno potuto o dovuto toccare con mano la realtà del lavoro stagionale sulla costa romagnola. Lo scopo è quello di creare uno spazio in cui possano emergere le prime voci di denuncia ad un SISTEMA DI SFRUTTAMENTO, da considerare come un vero e proprio SCHIAVISMO ESTIVO che persiste indisturbato da decenni a questa parte.

Questa iniziativa è frutto della consapevolezza che i grandi cambiamenti, da sempre auspicati, possono prendere forma solo attraverso LA CONDIVISIONE delle stesse ingiustizie, L’UNIONE e LA SOLIDARIETA di fronte alla medesima condizione. Ancora più importante è la presa di coscienza, da parte di tutti, della situazione a dir poco critica che i lavoratori dipendenti del settore turismo si trovano a dover accettare, convinti del fatto che le retribuzioni siano dopotutto vantaggiose e dunque il gioco valga la candela. Proprio per sfatare questa concezione diffusa, il blog si propone di INFORMARE tutti i lavoratori appartenenti a qualsiasi categoria del settore sui loro REALI DIRITTI, affinché non venga più tollerato il modo in cui i potentati del turismo si arricchiscono, ignorando la dignità degli instancabili lavoratori i quali, per forza di cose, concepiscono il rispetto del contratto come un miraggio e si trovano a dover subire vessazioni quotidiane e ricatti.

Pertanto il blog vuole sensibilizzare oltre che gli addetti ai lavori, coloro che vivono la situazione dall’esterno e che con remissività si limitano a ritenerla qualcosa di assodato ed immutabile. Tutti sanno che laddove sono state intraprese delle battaglie con decisione, come nel caso dei bagnini di salvataggio, i risultati sono stati ampiamente soddisfacenti.

Invitiamo dunque tutti i naviganti ad usufruire del materiale informativo a disposizione ed a rilasciare il loro contributo descrivendo le esperienze vissute, esprimendo punti di vista ed elaborando proposte, proprio come tante piccole gocce che faranno traboccare il vaso.

giovedì 30 giugno 2011

LA CAMPAGNA 2011.

SI PARTE!!!

















Oggi 30 giugno sulla costa Romagnola tornano i manifesti gialli “Cercasi Schiavo.”
Abbiamo arricchito la campagna di comunicazione, organizzando un camion vela che sfila per le strade di tutta la riviera, con uno slogan che riprende l’ormai famoso manifesto. Siamo alla terza stagione di comunicazione; i motivi di fondo della sfida permangono, dato che la maggior parte delle aziende turistiche impongono condizioni paraschiavistiche, violando i diritti sanciti dal contratto nazionale.

Abbiamo costruito una nuova narrazione del lavoro nel distretto turistico della Riviera Romagnola. Nell’estate 2011 tutte le forze politiche  hanno ammesso che negli ultimi decenni si è usata l’illegalità diffusa per rendere “virtuali” i diritti di cittadinanza e dei lavoratori nella maggioranza delle aziende turistiche romagnole.

Diverse decine di camerieri e commesse hanno narrato, usando la rete o la carta stampata, le proprie condizioni di lavoro disumane e l’immoralità del titolare d’azienda. La nuova narrazione ha fornito di senso all’azione rivendicativa dei singoli, producendo il raddoppio delle vertenze sindacali e l’emergere di nuovissime forme di resistenza. Ciò dimostra che la scommessa politica, iniziata tre anni fa, era sensata e necessaria in Romagna. Il problema è territoriale, e collaborando con i soggetti del territorio che si dichiarano contro lo schiavismo può essere risolto.

Ora sentiamo il bisogno di tornare all’inchiesta, usandola come strumento di miglioramento delle condizioni di lavoro: raccogliendo il maggior numero possibile di storie, cercheremo di capire quali tattiche adottare per continuare ad ottenere risultati positivi per i lavoratori.

Per questo motivo, invitiamo tutti i lavoratori ad iniziare due pratiche: da un lato autoformarsi sui propri diritti e dall’altro redigere un diario, appuntando tutte le ore lavorative e segnando precisamente tutti i diritti resi “virtuali” dal datore di lavoro. Tale diario sarebbe uno strumento utile per denunciare la situazione di sfruttamento personale e dei colleghi all'ispettorato del lavoro.



3 commenti:

Anonimo ha detto...

sono curiosa se mai ci sarà un commento io c'ho provato l'anno scorso , dopo 4 giorni avevo accumulato su per giu 46 ore di lavoro - 5 euro all'ora .. dato che ho una famiglia alle spalle dato la mia non giovane età ho lasciato .. ma chi non lo può fare ?????????adesso vi seguirò magari vi raccontero più dettaglitamente la mia esperienza

Anonimo ha detto...

Ma che strano, conosco almeno 20 persone (tutti di 1 hotel) che NON sono contento con le loro condizioni di lavoro e paga. Ma purtroppo tutti preferiscano stare zitto se no perdano il lavoro. Stiamo parlando di persone che lavorano almeno 75 ore/settimanale e prendano neanche €1200. Certi di loro anche di meno. Belli questi manifesti, davvero belli. Ma tra dire e fare c'è ancora molto strada da percorrere!

Anonimo ha detto...

In Italia vi sono più di una Riviera..e tra queste figura anche quella Ligure comunque sia le stesse cose accadono "purtroppo" in sempre in negativo in moltissimi lavori stagionali , ma identica cosa anche nei lavori a contratto precari, sia interinali, che di cooperativa, società sportive..come nelle piscine Comunali..dove NON sono pochi i Lavoratori che qui lavorano completamente in nero imposto! Le piscine Comunali sia estive che invernali vengono date dai medesimi Comuni in gestione alle cooperative, società sportive e ad i privati..e ripeto non tutti i Lavoratori sono assunti con regolari contratti..vi sono Lavoratrici Lavoratori completamente in nero o parzialmente in nero a mezza giornata "caso mai venisse un controllo Ispettivo.." si deve dire che si è cambiati di turno proprio in quel giorno..Ma nelle piscine pubbliche vi sono anche chi fa il doppio lavoro..e che proviene non di rado..proprio dal pubblico impiego ! Oltre che dal privato lavoro..e NON pagano come pure i pensionati presenti nelle piscine le TASSE ! (se le pagano nulla da dire) se non le pagano portano via lavoro ad i tanti disoccupati Italiani ! Inoltre molti Lavoratori delle piscine pubbliche..NON hanno i corsi di LEGGE D.Lgs 81/2008 - 626/94 così si moltiplicano nelle piscine i rischi per tutti e non solo per i Lavoratori ! Altri non hanno i differenti brevetti patenti per insegnare le varie discipline acquatiche "non" c'è solo il nuoto..e gli Istruttori i Maaestri di nuoto..NON possono fare i bagnini contemporaneamente ! E per fare il bagnino occorre di legge le patenti al salvataggio riconosciuti dallo Stato o della Società Nazionale Salvamento Genova oppure della F.I.N. comunque il bagnino "marinaio di Salvataggi" assistente bagnanti NON può e NON deve fare altri lavori quando è in servizio!
Inoltre in molte piscine Comunali non sono funzionanti gli impianti di ricircolo dell'aria ! I filtri dell'acqua sporchi e mal funzionanti, i Lavoratori non hanno i corsi evacuazione etc. etc. neppure le visite mediche psico fisiche..e le strutture stesse sono molte volte a vista fatiscenti e non ci vuole un perito industriale per capirlo..basta aprire gli occhi ! E visto gli attuali terremoti i capannoni delle piscine pubbliche Italiane saranno tutti costruiti a norma antisismici ecc? Chissà..sa..Comunque sia di TUTTO questo ne sono a conoscenza molti COMUNI e ne sono SEMPRE anche i RESPONSABILI anche se danno in gestione..ne sono COMPARTECIPI sapendo ! Inoltre molte cooperative..società sportive fanno fallimento.."ma" per poi ricomparire con le solite stesse identiche facce cambiando i nomi societari e ricominciano negativamente tutto PURE negli stessi identici Comuni stesse PISCINE COMUNALI ! Dovrebbe intervenire la Guardia di Finanza unita ad Ispettori ASL, Ispettori del Lavoro ed Ispettori dei Vigili del Fuoco:sia nelle Piscine pubbliche, che nei Comuni e società o privati che gestiscono i beni pubblici pagati da noi tutti con le nostre TASSE ! E per le piscine pubbliche dove esistono molti schiavi del lavoro non in regola..valgono le stesse LEGGI delle Scuole pubbliche ! Anzi nelle piscine devono essere più osservate ed ISPEZIONATE vi sono più rischi per bambini e famiglie !
Vere e ripetute Ispezioni farebbero emergere queste squallide cose, ma con le Ispezioni i Lavoratori sarebbero messi in regola e con il rispetto delle leggi 81/2008 patenti e brevetti insomma sicurezza per tutti!
Morando Sergio