“Bisogna coltivare il nostro giardino”

(Candide, Voltaire)

Questo blog nasce con l’intenzione di raccogliere testimonianze ed opinioni di tutti coloro che hanno potuto o dovuto toccare con mano la realtà del lavoro stagionale sulla costa romagnola. Lo scopo è quello di creare uno spazio in cui possano emergere le prime voci di denuncia ad un SISTEMA DI SFRUTTAMENTO, da considerare come un vero e proprio SCHIAVISMO ESTIVO che persiste indisturbato da decenni a questa parte.

Questa iniziativa è frutto della consapevolezza che i grandi cambiamenti, da sempre auspicati, possono prendere forma solo attraverso LA CONDIVISIONE delle stesse ingiustizie, L’UNIONE e LA SOLIDARIETA di fronte alla medesima condizione. Ancora più importante è la presa di coscienza, da parte di tutti, della situazione a dir poco critica che i lavoratori dipendenti del settore turismo si trovano a dover accettare, convinti del fatto che le retribuzioni siano dopotutto vantaggiose e dunque il gioco valga la candela. Proprio per sfatare questa concezione diffusa, il blog si propone di INFORMARE tutti i lavoratori appartenenti a qualsiasi categoria del settore sui loro REALI DIRITTI, affinché non venga più tollerato il modo in cui i potentati del turismo si arricchiscono, ignorando la dignità degli instancabili lavoratori i quali, per forza di cose, concepiscono il rispetto del contratto come un miraggio e si trovano a dover subire vessazioni quotidiane e ricatti.

Pertanto il blog vuole sensibilizzare oltre che gli addetti ai lavori, coloro che vivono la situazione dall’esterno e che con remissività si limitano a ritenerla qualcosa di assodato ed immutabile. Tutti sanno che laddove sono state intraprese delle battaglie con decisione, come nel caso dei bagnini di salvataggio, i risultati sono stati ampiamente soddisfacenti.

Invitiamo dunque tutti i naviganti ad usufruire del materiale informativo a disposizione ed a rilasciare il loro contributo descrivendo le esperienze vissute, esprimendo punti di vista ed elaborando proposte, proprio come tante piccole gocce che faranno traboccare il vaso.

domenica 29 luglio 2012

ARTICOLO DEL RESTO DEL CARLINO SU ALBERGATORI EVASORI

I controlli fiscali fanno una ‘strage’, albergatori in testa alla classifica

Il blitz della Finanza





Guardia di Finanza in azione (foto Frascatore)
Guardia di Finanza in azione (foto Frascatore)

Rimini, 24 luglio 2012 - UN BILANCIO da brivido, quello fatto dalla Guardia di finanza dopo il maxi blitz della scorsa settimana. E che rimanda un città dove il 62 per cento degli esercenti controllati (104 su 170) non ha emesso scontrini nè ricevute fiscali, un dato molto al di sopra della media nazionale. In cima alla lista ci sono gli albergatori, seguono titolari di generi alimentari, parrucchiere, barbieri e rivendite di ortofrutta. I più virtuosi? Le gelaterie e i negozi di scarpe. Ma il 62 per cento, sottolineano le Fiamme Gialle, è solo il dato medio, perchè ci sono categorie dove la percentuale è altissima.
SE nella giornata di sabato i militari si sono concentrati soprattutto su centro storico e Marina centro, il giorno dopo hanno battuto da Bellaria a Miramare. Stesse categorie, dai negozi agli alberghi, dalle piadinerie ai generi alimentari. A fare la parte del ‘leone’ in materia di mancate emissioni, questa volta sono stati gli albergatori, 13 hotel su 16 non erano in regola; alimentari 10 su 11, mentre i parrucchieri si sono attestati al 50 per cento. Al bar di un hotel, ci sono andati il primo e il secondo giorno, pizzicandolo senza scontrino entrambe le volte, con grande disappunto del titolare che ha vivamente protestato per l’«ingiustizia», mentre un negozio di bigiotteria aveva emesso 7 scontrini in tutta la giornata con un volume d’affari di 13mila euro in 4 anni.
Singolare anche il sistema studiato in un salone di parrucchieri del centro, dove hanno scoperto che nel computer era stato impostato un programma che separava il ‘nero’ dal guadagno che andava in contabilità. E dopo avere accertato che i soci dell’azienda hanno beni mobili e immobili incompatibili con le loro entrate, i militari hanno deciso di approfondire con una verifica fiscale.
«NON vogliamo andare contro nessuno — dice il comandante provinciale, colonnello Mario Venceslai, rispondendo, fa intendere, alla levata di scudi delle categorie commerciali — sono cose che dobbiamo fare, e visto il risultato lo rifaremo il prima possibile. Questi controlli a tappeto servono a monitorare la provincia, ad avere un panorama delle varie categorie, ma è anche un segnale nei confronti degli onesti. Quanto alla pubblicità che circonda questi blitz, è voluta a livello centrale come azione deterrente».
di Alessandra Nanni

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