“Bisogna coltivare il nostro giardino”

(Candide, Voltaire)

Questo blog nasce con l’intenzione di raccogliere testimonianze ed opinioni di tutti coloro che hanno potuto o dovuto toccare con mano la realtà del lavoro stagionale sulla costa romagnola. Lo scopo è quello di creare uno spazio in cui possano emergere le prime voci di denuncia ad un SISTEMA DI SFRUTTAMENTO, da considerare come un vero e proprio SCHIAVISMO ESTIVO che persiste indisturbato da decenni a questa parte.

Questa iniziativa è frutto della consapevolezza che i grandi cambiamenti, da sempre auspicati, possono prendere forma solo attraverso LA CONDIVISIONE delle stesse ingiustizie, L’UNIONE e LA SOLIDARIETA di fronte alla medesima condizione. Ancora più importante è la presa di coscienza, da parte di tutti, della situazione a dir poco critica che i lavoratori dipendenti del settore turismo si trovano a dover accettare, convinti del fatto che le retribuzioni siano dopotutto vantaggiose e dunque il gioco valga la candela. Proprio per sfatare questa concezione diffusa, il blog si propone di INFORMARE tutti i lavoratori appartenenti a qualsiasi categoria del settore sui loro REALI DIRITTI, affinché non venga più tollerato il modo in cui i potentati del turismo si arricchiscono, ignorando la dignità degli instancabili lavoratori i quali, per forza di cose, concepiscono il rispetto del contratto come un miraggio e si trovano a dover subire vessazioni quotidiane e ricatti.

Pertanto il blog vuole sensibilizzare oltre che gli addetti ai lavori, coloro che vivono la situazione dall’esterno e che con remissività si limitano a ritenerla qualcosa di assodato ed immutabile. Tutti sanno che laddove sono state intraprese delle battaglie con decisione, come nel caso dei bagnini di salvataggio, i risultati sono stati ampiamente soddisfacenti.

Invitiamo dunque tutti i naviganti ad usufruire del materiale informativo a disposizione ed a rilasciare il loro contributo descrivendo le esperienze vissute, esprimendo punti di vista ed elaborando proposte, proprio come tante piccole gocce che faranno traboccare il vaso.

giovedì 1 gennaio 2009

LETTERA AD ANDREA GNASSI, NUOVO SINDACO DI RIMINI

Al nuovo sindaco di Rimini.

Gentile dottor Gnassi,
Le auguriamo un buon lavoro da Sindaco di Rimini,

sperando che il suo mandato sia di netta cesura nei confronti della precedente Giunta Comunale, per quanto concerne il tema del lavoro nelle aziende turistiche. Speriamo che possa trovare il tempo per indicarci in modo preciso gli alberghi che rispettano il contratto nazionale, un «patto sociale sano», osservato in casi rarissimi nella città di Rimini, magari realizzando l’idea del «marchio di qualità», atto a segnalare le aziende sane sul versante dei diritti dei dipendenti.

La salutiamo gentilmente, invitando tutti i lavoratori, e non, a non esser semplici osservatori verso il governo della città, qualora Lei organizzasse un marketing generalistico, senza mettere al bando le aziende paraschiavistiche, e tollerasse, o peggio, promuovesse l’illegalità funzionale a schiacciare i nostri diritti.

Distinti Saluti

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo. Troverei anche io molto più equo che anche i lavoratori stagionali potessero essere assunti in piena regola con contratti co.co.co. a 700-900 euro al mese.

Anonimo ha detto...

sono uno schiavo affrancato, dopo 15 anni di dure stagioni e di vera schiavitù sono risucito a conquistare la liberta e la dignità umana. Ma non ho dimenticato e sono con voi in questa lotta. Proprio oggi ho letto che il neo sindaco di Rimini annuncerà alla Publiphono che a Rimini "A sem te paradis de mond" (siamo nel paradiso del mondo). Non posso immaginare un paradiso fatto di schiavi che dietro le quinte dello scenario vacanziero vengono trattati come subumani. Spero non si sia dimenticato di noi; se del caso occorre ricordarglielo. Massimo
massimo.stefanini@poste.it

PIERO SIGNOR G ha detto...

Non è soltanto la riviera romagnola purtroppo in queste condizioni, ci sono strutture soprattutto villaggi in sardegna combinati anche peggio.